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Cassano senza peli sulla lingua: “Juve la più forte, senza il Parma mi sarei ritirato”

Antonio Cassano è tornato a parlare con i giornalisti dopo la conferenza stampa di presentazione, lo ha fatto ieri alla vigilia del primo incontro ufficiale del Parma davanti al pubblico del Tardini, stasera infatti la squadra di Donadoni sarà impegnata in amichevole contro il Marsiglia. Proprio da questa partita parte la lunga chiacchierata di Fantantonio che, se pure ce ne fosse bisogno, ha dimostrato di non amare le banalità e di esprimere il suo pensiero in maniera sempre diretta, senza cercare la diplomazia, ma dicendo chiaramente quello che gli passa per la testa. L’ex Inter si aspetta di fare subito bene, anche se non ci sono punti in palio, ammettendo però che il suo stato di forma non è ancora al top:

Speriamo di fare una buona prestazione, di partire a razzo, di vincere, di ottenere un risultato che ci metta benzina nelle gambe e che ci infonda ulteriore entusiasmo, anche se siamo ancora appesantiti dalla preparazione che stiamo compiendo in queste settimane. Non mi piace perdere, neppure in amichevole, nelle partitelle d’allenamento o quando gioco a carte. Ho questo brutto vizio, è la mia indole e cerco sempre di trasmetterlo a chi mi sta attorno. La gara di domani, tra l’altro, nell’anno del Centenario del nostro club, ricorda la seconda Coppa Uefa vinta. Dobbiamo onorare pure questo ricordo. Personalmente arrivo da tre stagioni in cui, per diversi motivi, non ho svolto la preparazione estiva. L’ultima volta che ho potuto farlo è capitato alla Sampdoria, dove c’era il preparatore atletico che mi ha trasformato e che il Parma ha acconsentito mi seguisse anche in questa mia nuova esperienza. Sono ancora imballato, come è normale che sia in questa fase della preparazione, ora non cammino nemmeno se mi spingono, ma sento di essere sulla strada giusta. Tra un mese sono convinto di trovare la forma ideale.

Il barese ribadisce la sua riconoscenza al club emiliano facendo capire chiaramente che se il Parma non avesse dimostrato di credere in lui molto probabilmente fra un anno avrebbe appeso le scarpette al chiodo. Ora però si sente pronto a dimostrare il suo valore, ancora una volta partendo da zero, non può promettere una condotta irreprensibile, ma assicura che farà il massimo per non deludere Donadoni e Leonardi. Questo anche dal punto di vista tattico, dice di preferire chiaramente un modulo, ma allo stesso tempo è pronto a qualsiasi scelta dell’allenatore, mentre nel frattempo cresce l’intesa con Amauri:

Donadoni e Leonardi sono stati fondamentali per la mia decisione: grazie al loro pressing mi sono rimesso in gioco. Io avrei giocato ancora un anno con l’Inter e poi avrei appeso le scarpette al chiodo. Le ‘cassanate’? Qui a Parma mi hanno dato tre jolly poi mi mandano via. Scherzi a parte, il mio carattere è questo, non so cosa farò, se c’è qualcosa che non mi quadra la dico, io son così prendere o lasciare. L’intesa con Amauri sta crescendo bene come con tutti i compagni del resto, che è l’aspetto più importante, ragionare in termini di squadra. Io parlo spesso in allenamento con ognuno di loro, perché è importante per il fine del gioco che dovremo costruire che loro capiscano come mi muovo, io sono strano, non è facile capirmi. Come modulo prediligo il 4-3-2-1, ma voglio talmente bene al mister che qualsiasi schema scelga, lo accetto con positività. Per me e per esprimere il mio gioco i compagni sono fondamentali.

Cassano non prova rancore nei confronti dell’Inter, quella con i nerazzurri non sarà una partita speciale, non più di quella con la Sampdoria. I blucerchiati sono rimasti nel suo cuore e sente molto le sfide contro di loro. Riguardo al campionato non ha dubbi, la favoritissima resta la Juve che ha in Conte il miglior allenatore in assoluto, riguardo al suo Parma si augura di riuscire ad arrivare nella parte sinistra della classifica, ma non vuole precludersi niente:

La gara speciale per me sarà quella con la Sampdoria, con loro e con la città di Genova ho un legame molto forte. Io sono tifoso interista, ma la mia partita particolare sarà con i blucerchiati, è la squadra che è rimasta nel mio cuore. La Juve è un gradino sopra le altre? Non uno, tre o quattro. È talmente la più forte che ad ottobre avrà già vinto il campionato. Ha un allenatore che è il migliore in assoluto, anche in una partitina, ti sveglia velocemente. Poi con gli acquisti che ha fatto, che ha fatto Conte, perché per me fa tutto Conte lì, è normale che a ottobre il campionato sia finito. Il Parma penso e spero sia dalla parte sinistra della classifica, ma io non mi accontento mai di niente. Sul calendario non ho niente da dire, alla fine dovremo giocare contro tutti prima o poi e l’importante e fare più punti possibile.

Sempre restando in tema di allenatori, a Cassano viene chiesto di dare i voti ad alcuni di loro. Il barese non si sottrae e come sempre dimostra di non aver nessun timore nel dire quello che pensa. Ci sono dei complimenti, ma anche delle bocciature:

Capello? Il numero uno. Allegri? Un grande allenatore. Mazzarri? Grandissimo allenatore ma… e quel ma è sulla persona. Stramaccioni? Altra domanda…

Stasera potremo vederlo all’opera con la sua nuova maglia, anche se come da lui stesso anticipato la sua condizione fisica non è ancora ottimale. A 31 anni Antonio Cassano sembra essere diventato più saggio, certo il suo carattere resta lo stesso e non fa fatica ad ammetterlo, ma nel suo modo di fare sembra esserci ora grande equilibrio. Di sicuro la classe è quella di sempre e a Parma potrebbe ripetere le stagioni meravigliose di Genova, se lo augurano i tifosi ducali.

Gustatevi il video integrale della sua conferenza stampa, dura poco più di un quarto d’ora, ne vale la pena. Fantantonio riesce a strappare qualche sorriso ma allo stesso tempo risponde alle domande con precisione e senza fare ricorso ai luoghi comuni e alle frasi fatte, come spesso accade in circostanze del genere.



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